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Blockchain e Bitcoin sono davvero immutabili?

Harsh Maurya Esperto senior in ambito tecnico

Diamo uno sguardo approfondito al concetto di blockchain, come si applica al Bitcoin e se sono immutabili o no.

Ogni volta che parliamo di blockchain, l’immutabilità è la seconda cosa che ci viene in mente. Ci sono diverse visioni sull’argomento, ma quando si va più a fondo, tutti cercano la risposta a un’unica domanda: la blockchain e i Bitcoin sono immutabili? La risposta secca è: No, le blockchain e i Bitcoin non possono essere cambiati. La risposta articolata è che hai ancora bisogno di conoscere le ragioni dietro questa risposta per comprendere le implicazioni.

Prima di addentrarci nell’argomento, è importante conoscere le basi della blockchain. In ogni caso, non entreremo nei dettagli tecnici, perché sarebbe un argomento a sé. Quindi, cos’è una blockchain? Molte persone usano in maniera intercambiabile il termine blockchain e Bitcoin, ma non sono la stessa cosa. Blockchain è un concetto, un’idea. Bitcoin è la prima e più importante implementazione di questa idea. Ci possono essere altre diverse implementazioni in capo alla blockchain che non sono per nulla correlate ai Bitcoin. Infatti, ci sono stati discreti progressi in altre aree come ad esempio i contratti smart, gli accordi interbancari, ecc. che sono più interessanti dei Bitcoin.

Nella sua essenza, la blockchain è proprio un distributed ledger. Invece dei comuni paradigmi in cui c’è un’autorità centrale garantita che controlla le cose, la blockchain fornisce una rete in cui non vi è un singolo punto di potere. Non c’è bisogno di garantire nulla perché il sistema stesso rende pressoché impossibile per chiunque assumere il controllo. Questa decentralizzazione è ciò che la rende così forte ed attrattiva per le persone comuni.

Il Bitcoin è una crypto-valuta basata sulla blockchain che non è regolata da nessuno. Le transazioni sono istantanee e c’è una commissione minore associata alla transazione, il che lo rende molto popolare per i pagamenti in tutto il mondo. In ogni caso, non vi è un valore intrinseco della moneta, poiché non è scambiabile con nulla. Il suo valore dipende esclusivamente da quante persone sono disposte a pagare ed è direttamente correlato alla fiducia che le persone hanno nel sistema. Questo è il motivo per cui vedi che il prezzo dei Bitcoin scende ogni qual volta una notizia negativa associata alla blockchain viene fuori. (Per ulteriori informazioni su Bitcoin, leggi qui.)

Ora, che cos’è l’immutabilità e perché te ne dovresti preoccupare? In termini più generali, l’immutabilità si riferisce a qualcosa che non può essere alterato dopo la creazione. Chi proviene dal mondo della programmazione di software conosce l’importanza degli oggetti immutabili. Nell’ambito della blockchain, l’immutabilità ha un significato simile ma una importanza di gran lunga maggiore. Per spiegare perché è così importante, parliamo in termini concreti prendendo l’esempio dei Bitcoin.

Le transazioni Bitcoin, che avvengono in tutto il mondo, sono in realtà archiviate in un trend distribuito sulla rete con copie multiple di informazioni che gli svolazzano intorno. È letteralmente una catena di blocchi connessi gli uni agli altri. Ora, se questi blocchi sono mutabili, allora è possibile per alcune persone disoneste modificare lo storico delle transazioni ed essere super ricchi semplicemente alterando i documenti. È per questo che l’immutabilità dei blocchi è così importante. Scendiamo nel dettaglio: per iniziare una nuova transazione, tu trasmetti un messaggio con i dettagli della transazione, come “paga 9 BTC a Bob”. Ma come fa il mondo a sapere che sei tu e non qualcun altro che ha originato la transazione? Per questo motivo, il software/portafoglio Bitcoin che usi crea una firma digitale dalla tua chiave privata, che conosci solo tu (il tuo sistema) ed è unica per ogni transazione. Gli altri useranno una chiave pubblica corrispondente per decriptare il messaggio. Il diagramma qui sotto spiega il flusso ad alti livelli:

Ad ogni modo, dato che la transazione si trasmette attraverso reti e computer, che non possono essere garantiti, come ti assicuri che il messaggio è immutabile e qualcuno non ne stia cambiando i dettagli? La firma digitale funziona in modo tale che se il messaggio viene alterato, questo invalida l’intera firma e perciò tutti sanno che è stato manomesso. Di seguito, la tua transazione va in un gruppo di transazioni non confermate. Le persone che stanno partecipando nella rete Bitcoin scelgono alcune di queste transazioni e provano ad aggiungerle al blocco esistente. Comunque, per aggiungere la transazione, deve essere risolto un puzzle matematico (SHA256 Hash, per essere precisi). Trovare la soluzione a questo puzzle richiede tempo, il che, come vedremo più avanti, segna una caratteristica molto importante nell’infrastruttura dei Bitcoin. Ora, diverse persone cercheranno di risolvere quel puzzle. Chiunque sia capace di risolverlo per primo riesce ad aggiungere la transazione al blocco esistente, e riceve una piccola percentuale di Bitcoin in regalo. Ecco di seguito un diagramma esplicativo. Nota bene che l’ultima transazione ha un puntatore verso la transazione più vecchia che forma un blocco.

A causa della natura dell’infrastruttura dei Bitcoin, possono esserci settori multipli della blockchain che contengono informazioni conflittuali. Conosci qualcuno di cui ti fidi? La regola è che il ramo più lungo è quello che dovrebbe essere degno di fiducia ed il più corto segue il gruppo di transazioni non confermate. Questo è il motivo per cui, dopo l’esecuzione di una transazione, c’è un periodo di raffreddamento, e per il periodo iniziale, è generalmente rischioso e non confermato. Alcuni portafogli segnano la transazione in rosso per denotarlo.

Ora, riecco la nostra domanda. Il blocco è davvero immutabile? È possibile per un hacker modificare il blocco a suo favore? La risposta è che non è immutabile al 100%, ma l’approccio del puzzle matematico di cui abbiamo discusso prima rende quasi impossibile modificarlo. Un hacker per riuscire nel suo intento deve creare una catena di blocchi che è più lunga di quella esistente. La distribuzione e la natura delle tempistiche del processo rendono praticamente impossibile che ciò accada.

Ma che cosa dire sul blocco già accettato? È suscettibile a modifiche? Sì, ma di nuovo, poiché i nodi sono distribuiti, richiederebbe a un hacker di prendere il controllo di un gran numero di computer nella rete. Secondo la legge delle probabilità, l’hacker dovrebbe prendere il controllo del 51% dei computer e da qui il nome di “attacco del 51%”. Ma allora, un’argomentazione logica sarebbe che se qualcuno ha il controllo di così tanti computer, sarebbe più vantaggioso guadagnare Bitcoin scovando e giocando pulito piuttosto che ingannare il sistema.

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Sugli autori

Harsh Maurya è un fanatico di tecnologia che ha dato il suo contributo per numerosi progetti open source e strumenti gratuiti destinati a tutte le persone. È autore del libro “How Not To Get Hacked” (Come non farsi hackerare) e nel tempo libero adora diffondere la cultura della sicurezza di rete.

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