Recensiamo i fornitori sulla base di ricerche e test rigorosi, ma teniamo conto anche del tuo feedback e della nostra commissione di affiliazione con i fornitori, alcuni dei quali sono di proprietà della nostra capogruppo.
Scopri di più
vpnMentor è stato fondato nel 2014 con l'obiettivo di recensire i servizi VPN e di trattare argomenti legati alla privacy. Oggi, il nostro team composto da centinaia di ricercatori, scrittori e redattori nel campo della sicurezza informatica continua ad aiutare i lettori a battersi per la loro libertà online in collaborazione con Kape Technologies PLC, che è anche proprietaria dei seguenti prodotti: ExpressVPN, CyberGhost, ZenMate, Private Internet Access e Intego, che possono essere recensiti su questo sito. Le recensioni pubblicate su vpnMentor sono da considerarsi attendibili alla data di pubblicazione di ciascun articolo e sono redatte nel rispetto dei nostri rigorosi standard di recensione che privilegiano una valutazione professionale e onesta da parte del recensore, prendendo in considerazione le capacità e le qualità tecniche del prodotto unitamente al suo valore commerciale per gli utenti. Le classifiche e le recensioni che pubblichiamo possono anche tenere conto della proprietà comune di cui sopra e delle commissioni di affiliazione che guadagniamo per gli acquisti effettuati tramite i link contenuti nel nostro sito. Non esaminiamo tutti i provider di VPN e le informazioni sono da considerarsi accurate alla data di ogni articolo.
Trasparenza sulla pubblicità

vpnMentor è stato fondato nel 2014 con l'obiettivo di recensire i servizi VPN e di trattare argomenti legati alla privacy. Oggi, il nostro team composto da centinaia di ricercatori, scrittori e redattori nel campo della sicurezza informatica continua ad aiutare i lettori a battersi per la loro libertà online in collaborazione con Kape Technologies PLC, che è anche proprietaria dei seguenti prodotti: ExpressVPN, CyberGhost, ZenMate, Private Internet Access e Intego, che possono essere recensiti su questo sito. Le recensioni pubblicate su vpnMentor sono da considerarsi attendibili alla data di pubblicazione di ciascun articolo e sono redatte nel rispetto dei nostri rigorosi standard di recensione che privilegiano una valutazione professionale e onesta da parte del recensore, prendendo in considerazione le capacità e le qualità tecniche del prodotto unitamente al suo valore commerciale per gli utenti. Le classifiche e le recensioni che pubblichiamo possono anche tenere conto della proprietà comune di cui sopra e delle commissioni di affiliazione che guadagniamo per gli acquisti effettuati tramite i link contenuti nel nostro sito. Non esaminiamo tutti i provider di VPN e le informazioni sono da considerarsi accurate alla data di ogni articolo.

Regola 41: il governo USA vuole accedere al tuo computer

Matthew Amos Redattore senior

Il governo degli USA vuole usare un procedura poco chiara, modificare una regola federale, conosciuta come regola 41, per espandere le proprie possibilità di intrusione. I cambiamenti alla regola 41 renderanno più semplice l’accesso, da parte loro, ai nostri computer, ai dati e alla sorveglianza a distanza. Questo avrà delle conseguenze su tutti coloro che usano il computer e che accedono a internet da qualsiasi parte del mondo. Andranno a colpire in maniera indiscriminata tutte le persone che utilizzano delle tecnologie di protezione della privacy, come i VPN e i Tor. Il Congresso degli USA ha tempo solo fino al 1 Dicembre 2016 per impedire a queste modifiche di entrare in vigore. Dobbiamo far sentire la nostra voce. Condividete questo post con i vostri amici e sul vostro blog. Vate conoscere i cambiamenti alla regola 41!

Cos’è la regola 41 e che effetti ha su di voi che vivete al di fuori degli U.S.A.?

La regola 41 autorizza i giudici della magistratura federale autorizza a emettere mandati di arresto per tutelare le leggi di rinforzo delle ricerche e dei sequestri, ma contiene un limite importante: richiede al governo un mandato d’arresto da parte di un giudice della giurisdizione nella quale si vuole effettuare la ricerca, ad eccezione di alcune circostanze limitate. Gli emendamenti della regola 41 abbattono queste restrizioni, permettendo al governo di applicare dei mandati di arresto per una giurisdizione anche al di fuori di essa. Questi cambiamenti sono messi in atto quando:

  1. Qualcuno utilizza degli “strumenti tecnologici” per nascondere la posizione del computer; o
  2. Nel caso in cui le botnet investigative prendano in causa computer danneggiati in 5 distretti o più.

50 organizzazioni, compresi gruppi di pubblico interesse, provider di strumenti per la privacy e compagnie di internet, si sono unite per protestare contro la modifica della regola 41. vpnMentor insieme a noglobalwarrants.org sta portando avanti la proposta di revoca dei cambiamenti proposti alla legge 41. Mentre noglobalwarrants.org è concentrato sui cittadini degli USA, incoraggiandoli a contattare i loro rappresentanti al congresso, l’importanza della conoscenza della regola, a livello globale, è di importanza fondamentale, visto che il governo degli USA sarà anche in grado di perseguire gli utenti globali che usano VPN e browser TOR. Ecco perché abbiamo tradotto l’originale in 26 lingue e cerchiamo di condividere il tutto a livello globale.

reject rule 41 changes

Cosa c’è di così sbagliato nei cambiamenti alla regola 41?

I cambiamenti alla regola 41 permetteranno l’aumento della frequenza dell’intrusione delle forze di polizia all’interno dei computer. Questo perché i cambiamenti autorizzeranno praticamente qualsiasi magistrato federale del paese ad erogare questi mandati. Le forze dell’ordine potranno portare in tribunale chiunque, se appoggiate da un magistrato particolarmente allineato ad una condotta di persecuzione o poco preparato a livello tecnico, grazie a questi pericolosi mandati.

Grazie a i cambiamenti di questa regola, i giudici di quasi tutti i distretti degli USA potranno autorizzare le forze dell’ordine ad accedere e cercare a distanza nei computer delle persone nel caso in cui la loro tecnologia di protezione della privacy oscuri la posizione del computer. Questo significa che coloro che sono preoccupati della propria privacy subiranno i disagi più ingenti dal cambiamento di questa regola.

In molti casi, i giudici non sapranno nemmeno esattamente di aver firmato un mandato per computer posizionati in tutto il mondo, non solo negli USA, a prescindere della protezione legale garantita nelle altre nazioni.

I cambiamenti della regola permetteranno alle forze dell’ordine di usare un singolo mandato per cercare migliaia di computer, in contrasto con la protezione del quarto emendamento della costituzione degli USA e della carta internazionale dei diritti umani.

L’hacking, ovvero l’entrata senza permesso all’interno di computer, la copia di dati, la loro cancellazione o l’esecuzione di codice, può avere delle conseguenze serie per gli utenti e i loro dispositivi. Un agente del governo potrebbe causare dei danni maggiori attraverso una investigazione tramite botnet rispetto alla botnet stessa. Se il Congresso dovesse fare il passo di autorizzare l’hacking da parte del governo, si dovrebbero mettere dei paletti ingenti sul quando questa azione può essere messa in atto, in linea con la protezione degli utenti negli USA e con la legge internazionale.

Se il Congresso USA non agisce questa regola entrerà in vigore il 1 Dicembre 2016. Ecco perché dobbiamo far sentire il nostro dissenso per questi cambiamenti alla regola. Condividi questo post sui social e sul tuo blog. Condividi su Facebook! o con un Tweet

Nota del redattore: diamo valore al rapporto con i nostri lettori e ci adoperiamo per guadagnarci la tua fiducia attraverso la trasparenza e l'integrità. Facciamo parte dello stesso gruppo societario che possiede alcuni dei prodotti leader di settore recensiti su questo sito: Intego, CyberGhost, ExpressVPN e Private Internet Access. Questo, però, non influenza il nostro processo di valutazione perché ci atteniamo a una rigorosa metodologia di verifica.

Classifica
Provider
Nostro punteggio
Sconto
Visita il sito
1
medal
9.9 /10
9.9 Nostro punteggio
61% di risparmio!
2
9.2 /10
9.2 Nostro punteggio
83% di risparmio!
3
9.7 /10
9.7 Nostro punteggio
83% di risparmio!
Avviso sulla privacy!

I tuoi dati sono esposti ai siti web che visiti!

Il tuo indirizzo IP:

La tua posizione:

Il tuo Internet Provider:

Le informazioni di cui sopra possono essere utilizzate per tracciarti, localizzarti per ricevere pubblicità e monitorare ciò che fai online.

VPN può aiutarti a nascondere queste informazioni dai siti web in modo che tu sia protetto in ogni momento. Consigliamo ExpressVPN - il VPN numero 1 su oltre 350 provider che abbiamo testato. Ha funzioni di crittografia di livello militare e caratteristiche di privacy che garantiranno la tua sicurezza digitale, inoltre - attualmente offre 61% di sconto.

Visita ExpressVPN

Recensiamo i fornitori sulla base di ricerche e test rigorosi, ma teniamo conto anche del tuo feedback e della nostra commissione di affiliazione con i fornitori, alcuni dei quali sono di proprietà della nostra capogruppo.
Scopri di più
vpnMentor è stato fondato nel 2014 con l'obiettivo di recensire i servizi VPN e di trattare argomenti legati alla privacy. Oggi, il nostro team composto da centinaia di ricercatori, scrittori e redattori nel campo della sicurezza informatica continua ad aiutare i lettori a battersi per la loro libertà online in collaborazione con Kape Technologies PLC, che è anche proprietaria dei seguenti prodotti: ExpressVPN, CyberGhost, ZenMate, Private Internet Access e Intego, che possono essere recensiti su questo sito. Le recensioni pubblicate su vpnMentor sono da considerarsi attendibili alla data di pubblicazione di ciascun articolo e sono redatte nel rispetto dei nostri rigorosi standard di recensione che privilegiano una valutazione professionale e onesta da parte del recensore, prendendo in considerazione le capacità e le qualità tecniche del prodotto unitamente al suo valore commerciale per gli utenti. Le classifiche e le recensioni che pubblichiamo possono anche tenere conto della proprietà comune di cui sopra e delle commissioni di affiliazione che guadagniamo per gli acquisti effettuati tramite i link contenuti nel nostro sito. Non esaminiamo tutti i provider di VPN e le informazioni sono da considerarsi accurate alla data di ogni articolo.

Sugli autori

Matthew Amos è appassionato di tecnologia da tutta una vita. Con sede a Boise, nell’Idaho, in passato ha lavorato come principale scrittore di marketing per la University of Montana Western. Ora lavora come freelancer, creando contenuti su tecnologia e sicurezza informatica.

Hai apprezzato questo articolo? Valutalo!
L'ho odiato Non mi è piaciuto Non male Molto bene! L'ho amato!
su 10 - Votato da utenti
Grazie per il tuo feedback.

Inviaci un commento su come migliorare questo articolo. Il tuo feedback è importante!

Lascia un commento

Spiacenti, i link non sono consentiti in questo campo!

Il nome deve contenere almeno 3 lettere

Il contenuto del campo non deve superare 80 lettere

Spiacenti, i link non sono consentiti in questo campo!

Immetti un indirizzo e-mail valido