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La Guida Definitiva alla Morte Digitale (e Come Gestirla)

Matthew Amos Redattore senior

Amico, pensavo che fossi morto o qualcosa del genere!

Questo è ciò che Marvin, un mio amico virtuale di lunga data, mi ha detto quando sono rientrato sulla mia piattaforma di gaming preferita dopo una lunga assenza. Dopo averci riso su ed aver scambiato qualche aggiornamento con lui, mi sono chiesto: “E se fossi morto davvero?”

Lì ho realizzato una cosa: non mi ero mai preparato alla mia morte digitale. In caso fossi morto nessuno avrebbe mai potuto chiudere i miei profili sui social network o cancellare le altre tracce digitali del mio passato, perché non avevo mai preso le misure necessarie per farlo.

Ancora peggio, i miei amici non saprebbero cosa mi è successo. Probabilmente penserebbero che ho semplicemente smesso di usare i social network e dimenticarmi di tutti. Quell’epifania mi ha messo a disagio non per me stesso, ma per coloro che avrebbero dovuto raccogliere i cocci dopo di me.

Ritrovarsi dall’altro lato della barricata non è facile. Ti è mai capitato di ritrovarti sul profilo social di un amico che sembra apparentemente sparito nel nulla? Nessun post di saluti, nessuna attività sulla bacheca, nessuna risposta ai tuoi messaggi.

L’unica cosa che ti resta è una domanda: cosa è successo? Sarà semplicemente andato avanti con la propria vita o sarà successo qualcos’altro?

Forse tutti questi quesiti ti avranno portato a chiederti cosa puoi fare per prevenire questo spiacevole risultato, quando sarà arrivato il tuo momento di andare. Beh, ci sono diverse opzioni.

Se su internet hai trovato dei buoni amici, o se non vuoi che i tuoi importanti asset digitali vadano perduti dopo la tua morte, questa guida fa al caso tuo. A nessuno piace parlare della morte, ma farlo potrà aiutare i tuoi cari in modi che non avresti mai potuto immaginare.

Iniziamo!

Vediamo la Gente Morta… Ed è un Problema

Nonostante il concetto di “morte digitale” sia relativamente recente, i suoi effetti online sono già chiaramente visibili e percepibili.

Essi sono comuni soprattutto sui social media, ed anche se gli utenti ancora in vita dei social media non amano pensarci, i profili fantasma dei loro amici defunti potrebbero, tra qualche decade, sorpassare il numero di account attivi.

Solo Facebook aveva ben 30 milioni di utenti morti già nel 2012, e questo numero è destinato a salire ancora più rapidamente nel corso dei prossimi anni.

Se poi prendi in considerazione anche le altre piattaforme di social media, alle quali sono iscritti centinaia di milioni di utenti, la realtà dei “cimiteri social” non sembra più così improbabile.

Eppure, non in molti si preparano alla morte digitale. Secondo un sondaggio condotto dalla Digital Legacy Association, oltre l’80% dei partecipanti non aveva pianificato delle misure da adottare in relazione ai loro profili sui social media ed account digitali in caso di morte prematura.

La morte digitale è ormai considerata una questione sempre più importante, ma coloro che sul proprio profilo hanno già fatto uso delle impostazioni dedicate al post-decesso rimangono una minoranza. In pochi si prendono la briga di documentare le proprie ultime volontà in senso digitale. Quando ai partecipanti al sondaggio è stato chiesto se avessero stilato un “testamento social”, quasi il 96% di essi ha risposto di no.

È sempre più comune ricevere su Facebook o Google Calendario un promemoria sul compleanno di un amico che ormai non c’è più, o una notifica su LinkedIn che ci ricorda l’anniversario lavorativo di qualcuno passato a miglior vita.

A volte potresti essere ignaro della morte di una persona, e ciò potrebbe provocare momenti imbarazzanti ed aggravare il dolore di amici o parenti in lutto. Il problema, però, va oltre i social media.

E gli Asset Digitali?

Gli asset e le proprietà digitali possono avere valore sia dal punto economico che da quello sentimentale, ma solitamente non si riflette molto su di essi. Solo il 2,3% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di aver fatto dei piani per i propri beni digitali dopo la morte.

Se non ti sei già occupato dei preparativi per la tua morte digitale, sappi che per la tua famiglia ed i tuoi amici potrebbe essere molto stressante dover mettere ordine tra i tuoi account digitali.

Accedere a computer, hard drive, telefoni ed altri dispositivi potrebbe essere impossibile senza le password o le chiavi di crittografia.

Inoltre, come può una persona sapere di avere l’autorizzazione di accedere ai tuoi asset digitali senza il tuo esplicito consenso, anche se fosse sicura che vorresti desse ai tuoi amici, familiari e conoscenti un indispensabile senso di chiusura?

Morte Digitale: Parliamone

La morte digitale non è un tabù. In generale, non sono in molti ad opporsi all’idea che gli account sui social media riflettano la morte dei titolari, diventando un memoriale.

Inoltre, in molti trovano pace e conforto nel visitare i profili di amici e parenti deceduti, che sia per metabolizzare il lutto, ripensare al passato o lasciare i propri saluti.

La sfida più grande è sapere e conoscere la necessità di fare dei preparativi prima che sia troppo tardi, altrimenti la possibilità di gestire la tua identità e i tuoi asset digitali potrebbe andare perduta per sempre.

In questa guida ti daremo delle informazioni utili sull’eredità digitale e sugli asset, nonché consigli e istruzioni su come avviare il tuo aldilà digitale aiutando così i tuoi amati a superare la perdita.

Partiremo dagli aspetti più comuni della tua identità digitale, e quali operazioni di preparazione puoi fare a riguardo.

Vita e Morte Digitale – I Tuoi Asset Digitali Dopo la Morte

Il primo passo per prepararsi alla morte digitale?

Partire dalle basi.

Se trascorri un sacco di tempo online, probabilmente avrai un’ampia gamma di asset digitali, anche dimenticati. Il tuo banking online, social media, archivi cloud, criptovalute, contenuti digitali acquistati ed account di posta elettronica sono solo alcuni esempi.

Quando passerai a miglior vita non sarai più a questo mondo, ma non si può dire lo stesso del mondo online. La maggior parte di questi “specchi digitali” della tua vita resteranno attivi come se niente fosse.

Affinché i tuoi profili vengano aggiornati o disattivati, devi scoprire quanto controllo hai e come le varie piattaforme gestiscono il tuo account in caso di decesso.

Questo è più facile a dirsi che a farsi. Il problema principale, in questo caso, è che non esiste una politica universale: ogni piattaforma online gestisce la morte del titolare di un account in modo diverso.

Inoltre, dal momento che si tratta di un argomento vagamente macabro, le relative procedure vengono spesso messe in secondo piano. Per trovare la risposta dovrai addentrarti nei termini di servizio. Ai tuoi amici e familiari potrebbe non passare neanche per l’anticamera del cervello l’idea di contattare il servizio di assistenza dopo la tua dipartita per fornire una prova del tuo decesso e/o richiedere la disattivazione del tuo account.

E c’è di più: nella maggior parte dei casi, il proprietario dell’account non è realmente proprietario di niente. I termini di servizio e gli accordi di sottoscrizione ti diranno infatti, con la loro lingua burocratica e confusionaria, che il tuo servizio di social network o di streaming musicale è proprietario di tutti i tuoi contenuti.

Anche se tu hai scritto il tuo post, caricato la tua foto, o acquistato le tue canzoni, esse potrebbero comunque non appartenerti. Questo dettaglio non è apprezzato da molti, e sono ancora di meno quelli che ne sono a conoscenza, ma questa è la realtà dei fatti. E ricordati che tu stesso hai acconsentito a tali termini.

Ora, immagina di avere degli account su Google, Facebook e Twitter, ovvero tre tra le più famose piattaforme social online, e pensa che ognuna di esse ha un proprio approccio.

Cosa Succede ai Tuoi Account sui Social Media Dopo che Muori?

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Google

Google è tra le piattaforme online più pronte quando si tratta di inattività di un account, sia per scelta che a causa di circostanze più sfortunate.

La sua pagina Gestione Account Inattivo ti permette di scegliere cosa succederà al tuo account e chi potrà accedervi nel caso non venga più utilizzato.

Innanzitutto, dovrai scegliere quanto tempo dovrà trascorrere senza che tu acceda a Google prima che il servizio ti consideri un utente inattivo.

Poi potrai scegliere fino a 10 esecutori del tuo account, ovvero chi verrà notificato quando il tuo account verrà considerato inattivo. Puoi anche scrivere loro una e-mail in anticipo con i tuoi saluti e la tua dichiarazione su come vuoi che venga gestito il tuo account.

Puoi anche decidere cosa condividere con i tuoi esecutori: tutti loro potranno ottenere un accesso completo, limitato o inesistente al tuo account Google, incluse le e-mail e gli altri servizi correlati. La scelta è completamente tua.

Se invece preferisci che il tuo account venga cancellato una volta diventato inattivo, avrai anche quella opzione.

Facebook

Il tuo account Facebook, dopo il tuo decesso, può essere trasformato in un memoriale oppure essere cancellato in modo permanente.

Un profilo Facebook trasformato in memoriale conserva tutti i suoi contenuti (foto, post, etc.) ma non apparirà tra i suggerimenti delle amicizie o nelle pubblicità. Verranno disattivate anche le notifiche relative al compleanno, e il nome del titolare dell’account sarà accompagnato dalla locuzione “In Memoria”.

Se hai assegnato un contatto legale al tuo account, quella persona potrà scrivere un post che rimarrà sempre in cima alla pagina. Possono essere apportate anche altre modifiche, come l’aggiornamento della foto di profilo e (a seconda delle tue impostazioni per la privacy) la condivisione di ricordi sulla tua bacheca.

A differenza di Google, il tuo contatto “erede” non otterrà mai l’accesso al tuo account, visto che Facebook proibisce la condivisione degli stessi.

Un account Facebook viene trasformato in memoriale in seguito ad una richiesta valida da parte di un parente verificato del deceduto; oppure può anche essere cancellato.

Le pagine Facebook gestite da un’unica persona deceduta, invece, possono essere rimosse dopo aver contattato il servizio di assistenza.

Twitter

Twitter non ti permette di pianificare la vita del tuo profilo dopo la tua morte, e non offre nemmeno la possibilità di trasformare un profilo in memoriale. I tuoi parenti potranno comunque scegliere varie opzioni.

Se la piattaforma viene notificata della morte di un suo utente, essa permette “ad una persona autorizzata ad agire come esecutore testamentario, o a un familiare stretto verificato” di richiedere la disattivazione dell’account in questione.

Sono necessarie un sacco di prove: una copia del documento di identità, informazioni sul deceduto, e una copia del certificato di morte. Anche se la procedura può risultare complessa da un punto di vista emotivo, è comunque normale per una situazione simile ed è una misura necessaria per prevenire gli abusi.

Twitter può disattivare un account anche nel caso in cui il titolare sia diventato incapace. In tali casi, oltre ai documenti relativi al titolare stesso, è necessaria anche una copia del documento che attesta l’identità e i poteri del tutore. Twitter dichiara che i dati sensibili necessari per provare la condizione del titolare sono considerati riservati e verranno eliminati dopo la loro revisione.

Altre Piattaforme

Come puoi vedere, i social media più famosi gestiscono gli account degli utenti deceduti in modi molto diversi. Ecco come si comportano le altre piattaforme più diffuse:

  • Instagram sarà anche di proprietà di Facebook, ma le impostazioni relative a quest’ultimo non si estendono all’app per la condivisione di foto.
    Detto ciò, gli account Instagram possono essere trasformati in memoriali contattando il servizio di assistenza. Dovrai fornire una prova del decesso, certificati di nascita e di morte, nonché le prove di rappresentanza legale del deceduto. L’account può anche essere rimosso.
  • LinkedIn mette a disposizione un semplice modulo di contatto col quale richiedere la rimozione del profilo di un membro deceduto.
    In futuro potrebbe esserci una funzionalità di “contatto erede” simile a quella disponibile su Facebook, nonché la possibilità di trasformare un account in memoriale.
    Ricorda che nel modulo dovrai fornire delle informazioni sulla persona deceduta, quali nome, profilo e rapporto con la stessa.
  • iTunes non dice molto su come gli account delle persone decedute vengano gestiti, ma dichiara che la licenza non può essere trasferita. In altre parole, ciò che è di “proprietà” di iTunes viene considerato meramente “affittato” da parte degli utenti, e non può essere trasferito agli eredi.
    La condivisione di un account è in violazione dei termini di servizio di iTunes, quindi tecnicamente la libreria musicale di una persona deceduta (indipendentemente dal suo valore sentimentale o economico) andrà perduta dopo la morte del titolare.
  • Gli account PayPal degli utenti deceduti possono venir chiusi dai familiari e dalle persone autorizzate contattando il servizio di assistenza. Gli esecutori testamentari devono fornire una copia dei propri documenti di identità e del testamento (o di altri documenti legali) contenenti informazioni sulla persona deceduta.
    È anche richiesta una prova del decesso del titolare originale dell’account (ovvero un certificato di morte). Una volta approvata la procedura l’account in questione verrà chiuso, ed i relativi fondi verranno trasferiti.
  • I portafogli contenenti criptovalute vengono gestiti a seconda della piattaforma specifica. In ogni caso, la maggior parte di essi richiede una qualche forma di autenticazione privata. È compito del proprietario dell’account assicurarsi che questo possa essere utilizzato dopo la sua morte grazie alle chiavi e alle password necessarie.
    Un modo per far sì che questo accada è includere le credenziali necessarie nel proprio testamento. Puoi anche farti aiutare da un servizio esterno, o impostare il tuo portafoglio affinché possano accedervi anche altri, ad esempio attivando l’opzione multi-firma di Bitcoin.
  • I file su Dropbox degli utenti deceduti possono essere aperti tramite la cartella dedicata a Dropbox sul PC degli stessi. Se ciò non fosse possibile, sarà necessario contattare Dropbox per ottenere un’assistenza diretta.
    Preparati quindi alla presentazione di prove del decesso del titolare e di prove che testimonino la tua posizione legale nei confronti dello stesso per poter accedere ai loro file, nonché alla presentazione di varie altre informazioni generiche (nomi, indirizzi, documenti di identità e documenti legali).
  • Steam gestisce singolarmente ogni richiesta relativa ad un utente deceduto, ed incoraggia gli eredi a contattare il servizio di assistenza per risolvere la situazione.
    In ogni caso, anche se avessi la possibilità di accedere all’account del tuo caro, i nomi utilizzati per effettuare il log-in vengono raramente modificati.
    Se l’inserimento delle informazioni di log-in dovesse diventare emotivamente pesante, potrai utilizzare la funzionalità Condivisione Familiare per abilitare l’accesso alla libreria dei tuoi familiari da un altro account.
  • Snapchat e Tumblr cancelleranno l’account di un utente deceduto, sempre che la richiesta venga effettuata da un familiare verificato. Potrebbe anche venir richiesto una copia del certificato di morte come prova dell’evento.
  • Microsoft, Yahoo, AOL e molti altri presentano procedure più tradizionali: l’account su queste piattaforme di una persona deceduta potrà essere cancellato una volta provato che la relativa richiesta è valida.

Perché Pianificare la Morte Digitale è Difficile

Forse ora penserai che informarsi per bene sulle procedure e sulle politiche riguardanti i membri deceduti delle varie piattaforme online sia una cosa complicata. Ed avresti ragione.

Ed avresti ragione.

Oltre alle difficoltà emotive insite nel pianificare cosa succederà dopo la tua morte, questo compito è anche dispendioso dal punto di vita temporale, visto che ogni passaggio richiede azioni differenti.

Ma fatti una domanda: sarebbe ugualmente così difficile se avessi un account su una sola piattaforma di social media? Ed organizzare la tua morte digitale sarebbe così complicato se le tue informazioni fossero aggiornate ed avessi una lista organizzata dei tuoi asset digitali?

Dover avere a che fare con politiche talmente differenti richiede un sacco di lavoro, ma ci sono anche altri due motivi molto importanti per cui mettere in ordine i tuoi beni digitali spesso diventa un lavoro stressante:

  • La normativa sulla morte digitale è ancora in uno stadio primitivo.
    Trent’anni fa non esisteva l’idea di dover pianificare la propria morte digitale, ma la tecnologia si muove rapidamente, ed i legislatori spesso non riescono a restare al passo con essa.
    Basta guardare gli USA, dove più di 30 stati devono ancora introdurre delle leggi sulla gestione delle eredità digitali.
    In vari altri paesi di tutto il mondo la situazione è pressoché la stessa. La carenza di leggi fa sì che le società siano libere di operare secondo le proprie regole.
    Nonostante siano già stati fatti vari progressi negli ultimi dieci anni, la morte digitale è un argomento ancora nuovo e relativamente sconosciuto, e la mancanza generale di normative è uno dei principali motivi dietro l’ignoranza su questo argomento.
  • Hai un sacco di asset digitali, e non c’è niente di male in questo.
    Al giorno d’oggi è normale possedere e utilizzare regolarmente almeno tre dispositivi (PC, tablet e smartphone) ed ognuno di essi probabilmente conterrà un’ampia parte delle proprie esperienze nella vita reale.
    Che si tratti di foto, video, documenti, giochi o altro ancora, questi frammenti di vita vengono conservati su hard drive ed online. E dove c’è una password, c’è un bene digitale. Quante di queste hai memorizzato o annotato, e quante hai ormai rimosso dalla tua memoria?
    Se non possedessi un inventario ordinato, la quantità di sforzi necessaria per avviare i preparativi per un eventuale decesso potrebbe lasciarti senza fiato.
    Può sembrarti una fatica immensa perché i tuoi asset digitali sono tanti, ed è per questo che molti abbandonano l’idea ancor prima di iniziare.

Anche se pianificare la tua morte digitale potrebbe sembrarti noioso e metterti a disagio, solo tu potrai mettere l’ordine che tu ed i tuoi cari meritate. Potrai farti aiutare, ma nessuno può davvero farlo al posto tuo.

Non scoraggiarti! Anche se potrà sembrarti difficile, potrai mettere in ordine i tuoi beni digitali e preservare la tua memoria facilmente grazie ad un piano solido e alla giusta mentalità.

Fai un respiro profondo e concentrati: ti stai assumendo la responsabilità della tua vita digitale dopo la tua morte reale, e ciò è una cosa positiva.

Organizzare il Tuo Aldilà Digitale

Ogni buon piano parte da un obiettivo chiaro. Prepararsi alla morte digitale comprende quattro aspetti principali:

1. Occupati della tua eredità digitale ora, così dopo sarà più semplice.

Fare ordine tra i tuoi vari asset digitali e assicurarti che i tuoi amici e/o parenti possano accedere a ciò che consideri sia importante per loro è la principale motivazione dietro la pianificazione della tua morte digitale.

Se hai un’ampia collezione di beni virtuali dall’elevato valore economico o sentimentale, probabilmente vorrai che essa possa essere disponibile alle persone vicine a te.

Conservare una lista organizzata ed aggiornata della tua eredità digitale preserva la tua “identità” digitale, e fa sì che i tuoi cari possano più facilmente avere qualcosa di eterno che ricordi loro di te.

2. Assumi il controllo di ciò che succede alle tue proprietà digitali dopo la morte.

In molti casi, l’eredità digitale di una persona diventa inaccessibile dopo la sua morte.

A volte ciò è dovuto a una decisione assunta consciamente, ma solitamente è un infelice risultato per tutte le parti coinvolte causato dalla mancanza di preparazione.

Se non vuoi che la tua impronta digitale vada persa per sempre devi assumerne il controllo finché sei in tempo. Ciò che le succederà dipenderà dalle tue scelte; e se ti sforzerai, potrai riposare in pace sapendo che hai lasciato delle chiare istruzioni su come i tuoi beni online debbano essere gestiti.

3. Aiuta la tua famiglia.

La perdita di un familiare è sempre un evento traumatico e doloroso, e se rimangono un sacco di dispositivi e dati online da gestire senza una guida chiara può essere ancora più stressante.

Capire come accedere ai tuoi account e dati durante il lutto potrebbe rivelarsi un enorme fardello per la tua famiglia. Pianificare la tua morte digitale è un favore che fai, oltre che a te stesso, anche ai tuoi cari.

Organizzare l’aspetto digitale della tua vita e dare le istruzioni necessarie ai tuoi cari risparmierà loro un sacco di noie durante un momento così difficile.

4. Aiuta i tuoi colleghi.

Se nel tuo lavoro il mondo digitale riveste una certa importanza, devi essere pronto a prepararti al peggio. Devi assicurarti che i tuoi colleghi possano accedere facilmente ai documenti che consideri importanti per il vostro lavoro.

Tra la normativa sottosviluppata relativa alla morte digitale e le norme esistenti che vengono modificate in continuazione, probabilmente avrai bisogno di un aiuto professionale.

Avvalerti dei servizi di uno specialista del settore e prepararti adeguatamente alla morte digitale in un contesto professionale sarà di grande beneficio sia per te che per i tuoi colleghi.

I Preparativi per la Tua Morte Digitale

I quattro passaggi elencati qui sopra sono cruciali per creare un piano completo e ben pensato. A seconda della tua situazione, una priorità potrebbe prendere il sopravvento sulle altre.

Grazie a questi aspetti centrali della pianificazione della morte digitale potrai farti un’idea più definita degli aspetti da prendere in considerazione e su come presentare il tuo piano in modo semplice e comprensibile. Ecco i passaggi che devi svolgere per preparare la tua morte digitale.

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1. Identifica e Gestisci i Tuoi Asset Digitali

Il primo passo per prepararti alla tua morte digitale è anche il più importante ed oneroso.

Se sei già una persona organizzata non sarà tanto difficile; ma se i tuoi asset digitali sono sparsi un po’ ovunque, identificarli e raccoglierli potrebbe rivelarsi un compito piuttosto gravoso. Non farti prendere dal panico: siamo qui proprio per rimediare a questa situazione.

Fai un inventario

Questo includerà gli account di banking online, social media, dispositivi digitali, documenti e tutto ciò che consideri importante. Non preoccuparti dei dettagli: questo è solo un riassunto dei tuoi beni digitali di valore.

Sarebbe meglio che tu lo faccia in modo tradizionale, ovvero con carta e penna. A meno che tu non sia assolutamente sicuro che il tuo dispositivo sia protetto, è sempre meglio non correre rischi. Parleremo meglio della sicurezza tra poco.

Non vuoi mischiare i tuoi beni? Allora potrai tranquillamente stilare delle liste separate per quanto riguarda lavoro, social media e contenuti virtuali.

Ricorda: se hai un sacco di asset digitali la lista sarà lunga, sia che il tuo inventario sia uno solo che diviso in categorie. la seconda opzione potrà però rivelarsi più utile in futuro, quando dovrai scegliere chi potrà accedere ai diversi tipi di dati.

Informati

Quando avrai un’idea abbastanza definita di ciò che dovrai preparare, informati sulle politiche relative alle eredità digitali delle varie piattaforme di social media.

In questa guida ti abbiamo già spiegato come i social network più famosi gestiscono gli account dei propri utenti deceduti. A questo punto sarebbe opportuno addentrarci più a fondo e scoprire cosa puoi fare da solo, anziché limitarti ad assegnare contatti eredi o esecutori del tuo account.

Ad esempio, sapevi che puoi scaricare una copia dei tuoi dati su Facebook in modo completamente gratuito? Per farlo, dovrai semplicemente andare sulle tue impostazioni e cliccare sulla casella informativa in cima:

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In tal modo potrai facilmente lasciare foto, video e altri ricordi a chi vuoi.

Puoi anche scaricare un archivio dei tuoi post su Twitter e creare una copia di backup dei tuoi contenuti su Instagram utilizzando un software di terze parti come Instaport.

Fornisci informazioni dettagliate

Ora torna al tuo inventario, e scrivi una lista di username e password relativi agli account che hai incluso in essa.

Se non ricordi tutti i dettagli dei tuoi account usa la funzionalità di recupero della password dei vari siti in questione.

E se ti sei dimenticato tutto, anche gli indirizzi e-mail di recupero o le domande e le risposte segrete, pensa a quanto quell’account sia importante per te: se lo è, allora contatta il servizio di assistenza per recuperare le informazioni necessarie.

Ricorda: probabilmente ti verrà chiesto di dimostrare di essere il titolare dell’account in questione.

Rendilo Ufficiale

Ultimo, ma non per importanza, scrivi un testamento e se necessario designa qualcuno che se ne occupi. In tal modo le tue volontà saranno nero su bianco e fornirai delle istruzioni chiare su come vuoi che venga gestita la tua identità online.

I testamenti relativi ai social media stanno acquisendo sempre più valore legale, dal momento che hanno lo stesso scopo di un testamento tradizionale ma si riferiscono alla tua presenza online.

Una volta elencate le tue piattaforme sui social media e ti sarai informato sulle relative politiche riguardanti le eredità digitali, scrivere un testamento per social media sarà facile. Online potrai trovare diversi modelli gratuiti, e scriverne uno richiederà solo pochi minuti.

DeadSocial offre un template semplice e gratuito di testamento per social media adatto al tuo scopo. Per un testamento più tradizionale, DoYourOwnWill offre un ottimo template che potrai compilare in non più di 20 minuti dopo aver risposto ad un breve questionario.

IMPORTANTE: Non dimenticarti di firmare il tuo testamento! A seconda dei requisiti legali del tuo paese, potresti anche aver bisogno di una firma apposta da un testimone. In ogni caso, se hai scritto il tuo testamento online stampalo, firmalo, e trova un posto sicuro nel quale conservarlo.

Se non ti fidi delle tue conoscenze in materia di testamenti, social media e gestione di eredità digitali, potresti anche chiedere aiuto ad un professionista legale per fare chiarezza sulla tua situazione.

2. Sicura ed Autorizza

Dopo che avrai portato a termine i lavori di preparazione, dovrai rispondere a quattro importanti domande:

  • Chi riceverà i tuoi asset digitali?
  • Come potranno accedervi?
  • Che aspetto avranno le tue istruzioni?
  • Dove conserverai le istruzioni?

In altre parole, dovrai scegliere i familiari e amici che dovranno prendersi cura dei tuoi vari dati, come il tuo contatto legale per Facebook, gli esecutori per l’account di Google, etc. Dovrai fornire loro i dati o le informazioni necessarie.

Potresti anche scegliere di dare ai tuoi “eredi” la possibilità di accedere in modo diretto: ciò renderà la faccenda più complessa, visto che dovrai avere a che fare con dozzine di password e a volte anche delle crittografie e procedure di autenticazione a due passaggi.

L’accessibilità è solo uno dei problemi da affrontare; un altro è la sicurezza. A meno che tu non metta tutto per iscritto dovrai copiare e incollare un sacco di dati sensibili, e se il tuo PC fosse infettato da virus o malware, tutti i nomi e le password scritti su di esso potrebbero essere bersaglio di malintenzionati virtuali.

Quindi, come puoi portare a termine questa procedura in modo sicuro? Ecco i passaggi più importanti:

Assicurati che il tuo PC sia pulito.

Scansiona il tuo PC per cercare eventuali virus e malware presenti, e se necessario porta il tuo dispositivo da un esperto; l’importante è che tu non faccia una lista delle tue credenziali più importanti se hai dubbi sulla sicurezza.

Usa un password manager.

Se non hai mai sentito parlare di un password manager, questo è il momento perfetto per informarti su questo strumento. Esso memorizza tutte le tue password per far sì che non debba farlo tu, dandoti anche un ulteriore livello di sicurezza. L’aspetto migliore è che molti sono disponibili gratuitamente.

I password manager presentano varie funzionalità che non solo tengono al sicuro tutte le tue password, ma assicurano anche un accesso semplificato ed un livello di sicurezza più elevato. Dovrai solo ricordarti la master password per accedere al database.

Le altre funzionalità extra includono la sincronizzazione su tutti i tuoi dispositivi e le password usa e getta per la crittografia, oltre a back-up locali, la protezione anti-phishing, ed addirittura l’autenticazione a due passaggi.

Se l’idea di un archivio per le tue password migliore e più sicuro ti piace ma non sai di quale software avvalerti, ti invitiamo a dare un’occhiata ai migliori password manager disponibili online.

Pensa alle misure di sicurezza avanzate implementate (se presenti).

Se i tuoi account o password manager sono protetti da chiavi di crittografia o autenticazioni a due passaggi, per i tuoi eredi potrebbe risultare impossibile potervi accedere senza delle istruzioni.

Preparati a risolvere questo possibile problema informandoti sulle misure di sicurezza da te abilitate. Scrivile e spiega con chiarezza cosa bisogna fare per ottenere l’accesso.

Dovrai fornire le chiavi di accesso, se c’è di mezzo la crittografia. Le società di servizi cloud (ed altri che forniscono spazi di archiviazione crittografati) solitamente non saranno in grado di aiutare i tuoi familiari o i tuoi amici, se ti porterai le chiavi di accesso nella tomba. Ciò succede perché tu sei l’unico a conoscerle, e ciò potrebbe far sì che i tuoi dati crittografati vadano persi per sempre.

Per quanto riguarda l’autenticazione a due fattori, puoi sempre utilizzare delle chiavi di sicurezza USB anziché le solite notifiche via SMS: queste sono un’opzione relativamente recente, ma si sono già dimostrate un’alternativa migliore ai messaggi di testo grazie alla loro sicurezza più resistente.

Google e Twitter hanno già aggiunto il supporto delle chiavi USB per le opzioni relative all’autenticazione a due passaggi, e senz’altro saranno seguiti da altre piattaforme.

Se utilizzi delle chiavi di crittografia o degli autenticatori USB i tuoi dati saranno decisamente più sicuri, ma dovrai ricordarti di conservarli in modo appropriato.

I tuoi eredi potranno accedere ai tuoi beni digitali molto più facilmente se avranno a disposizione queste chiavi, ma se le nasconderai con uno zelo eccessivo potranno non riuscire ad accedere a queste misure di sicurezza. Ricordati anche di questo aspetto.

Ovviamente le chiavi di sicurezza dovranno essere conservate in un luogo sicuro, preferibilmente insieme a tutti gli altri documenti relativi alla tua morte digitale.

Prendi in considerazione l’idea di ricorrere ad un professionista.

Se tutte queste informazioni ti stanno facendo girare la testa o hai difficoltà nel seguire i vari passaggi da noi consigliati, puoi sempre rivolgerti a degli esperti come avvocati o servizi web, o magari ad entrambi.

Parlare di documenti e strategie con un avvocato e affidare ad uno di essi delle informazioni estremamente sensibili sono due cose diverse, quindi prima di cercare un aiuto esterno informati per bene!

Purtroppo, i “falsi” avvocati e i servizi ambigui che sfruttano i soggetti vulnerabili che non comprendono l’importanza della loro sicurezza online sono ovunque. Questo è un altro motivo per cui è molto importante che tu sia informato sui diritti relativi ai tuoi asset digitali. Più sarai preparato in materia, meno è probabile che tu caschi in una trappola.

3. Comunica

Una volta che avrai identificato i tuoi beni digitali, stilato la tua lista e riflettuto su tutte le domande più importanti relative a sicurezza ed autorizzazioni, sarà il momento di pensare alle istruzioni.

La comunicazione è una parte vitale dei preparativi per la morte digitale. Probabilmente a questo punto saprai molto di più su questo argomento, e ti saranno chiari i dettagli più importanti.

Non dare scontato che lo stesso valga anche per le persone che hai scelto come eredi ed esecutori: queste potrebbero non essere al tuo stesso livello, specialmente se non sono particolarmente educate da un punto di vista tecnologico.

Dovrai scrivere una guida affinché i tuoi amici e familiari più fidati siano adeguatamente preparati.

Indicando chiaramente i passaggi che dovranno svolgere e conservando le informazioni importanti in un unico posto aiuterai i tuoi cari nel momento in cui ne avranno più bisogno. Così, infatti, eliminerai lo stress extra e le complicazioni inutili, e farai loro un favore aiutandoli a preservare la tua memoria.

La guida dovrà essere sintetica e chiara, con delle spiegazioni semplificate di ciò che hai fatto. Non sarà necessario utilizzare un complicato linguaggio tecnico, i passaggi dovranno essere chiari e le informazioni più utili dovranno essere prontamente accessibili, o dovrai per lo meno dare delle istruzioni precise su come trovarle, oltre a fornire eventuali dettagli aggiuntivi che possano facilitare l’accesso.

Se hai deciso di affidare a persone diverse le varie parti della tua identità digitale, potresti anche creare più guide personalizzate.

Ad esempio, se sai che la tua dolce metà non è pratica di computer, potrai rendere le tue spiegazioni un po’ più dettagliate ricordandoti al contempo di presentare le informazioni in modo conciso.

Per andare sul sicuro crea più copie della guida o delle guide, e conservale tutte nello stesso posto, preferibilmente insieme agli altri documenti relative alla tua morte digitale.

Un consiglio? Cerca di non conservare questi documenti in casa. Anche se hai una cassaforte e sei particolarmente attento, il rischio di un furto in casa non è mai azzerato. Se possibile, opta per una cassetta di sicurezza bancaria o per un servizio di archiviazione su cloud sicuro.

4. Fai i Tuoi Ultimi Saluti Digitali

Hai portato a termine un lavoro bello tosto: hai organizzato i tuoi asset digitali, aggiornato la tua lista di password, scritto il tuo testamento e lasciato le istruzioni necessarie ai tuoi cari.

Congratulazioni! Ora sei pronto per la tua morte digitale, ma c’è ancora una cosa che potresti fare.

Dal momento che il mondo si sta rapidamente riposizionando su una dimensione prettamente digitale, la nostra rete di amici e conoscenze si sta espandendo di conseguenza. Proprio come nel mondo reale, questi rapporti possono diventare davvero importanti, e quando si interrompono il dolore è reale. Il lutto digitale per la perdita di una persona importante è triste e doloroso quando un lutto nella vita reale, ma è un passaggio necessario per chi rimane in vita.

È per questo che nel corso degli anni sono stati creati app e servizi che permettono di pre-registrare un messaggio di addio che viene riprodotto dopo il decesso di chi lo registra. Alcuni di questi servizi ti permettono anche di inviare saluti e auguri per occasioni speciali.

Se vorresti salutare le persone che non ti sono vicine fisicamente ma con le quali hai costruito un forte legame online, questi siti potrebbero darti una mano:

  • SafeBeyond ti permette di creare e programmare dei messaggi futuri per i tuoi cari e futuri discendenti. Puoi inviare video, audio o messaggi per eventi speciali come compleanni, anniversari e tante altre occasioni ancora.
  • GoneNotGone è un altro sito web che ti permette di inviare messaggi ad amici e parenti dopo il tuo passaggio a miglior vita. Puoi anche preparare auguri per anniversari, cantare ninna-nanne o semplicemente parlare di ciò che ti gira per la testa.
  • MiLegacy ha un sito web ed una app che ti permettono di raccontare la storia della tua vita. È infatti disponibile una funzionalità “archivio” che conserva tutti i traguardi che hai raggiunto nella vita. È una buona alternativa se vuoi lasciare qualcosa di più di semplici messaggi o video.
  • AfterNote può registrare le tue ultime volontà, utili per gestire la tua eredità digitale. Puoi anche lasciare messaggi ai tuoi cari, creare una cronologia di ricordi memorabili, ed addirittura collegare i tuoi eredi al tuo account in modo che le tue informazioni siano accessibili anche dopo la tua morte.

Ovviamente, alla fine, dovrai decidere tu se lasciare un “addio digitale”. Una cosa è certa: messaggi di questo tipo da parte di una persona cara deceduta possono rendere il dolore del lutto più sopportabile.

Considerazioni Finali

Anche se potrebbe non piacerci pensarci o parlarne, la morte digitale è un argomento importante che merita più attenzioni. Inoltre, dobbiamo essere pronti al peggio sia per noi stessi che per i nostri cari, anche se al momento non abbiamo alcuna intenzione di lasciare questo mondo.

Pianificare la propria morte digitale è complicato? Si. È un procedimento lungo e spesso noioso? A volte. Ne vale la pena? Assolutamente si.

Noi di vpnMentor speriamo che questa guida ti abbia aiutato a comprendere gli aspetti più importanti della morte digitale, e che essa ti aiuti a fare i primi passi nel prendere il controllo del tuo riflesso digitale. Ti facciamo i complimenti per la tua scelta responsabile, e ti auguriamo buona fortuna!

Se questa guida ti è stata utile, non esitare a condividerla affinché sempre più persone scoprano cosa sia la morte digitale e come possono prepararsi ad essa.

Pubblicato: 10 gen 2019

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Sugli autori

Matthew Amos è appassionato di tecnologia da tutta una vita. Con sede a Boise, nell’Idaho, in passato ha lavorato come principale scrittore di marketing per la University of Montana Western. Ora lavora come freelancer, creando contenuti su tecnologia e sicurezza informatica.

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