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vpnMentor è stato fondato nel 2014 con l'obiettivo di recensire i servizi VPN e di trattare argomenti legati alla privacy. Oggi, il nostro team composto da centinaia di ricercatori, scrittori e redattori nel campo della sicurezza informatica continua ad aiutare i lettori a battersi per la loro libertà online in collaborazione con Kape Technologies PLC, che è anche proprietaria dei seguenti prodotti: ExpressVPN, CyberGhost, ZenMate, Private Internet Access e Intego, che possono essere recensiti su questo sito. Le recensioni pubblicate su vpnMentor sono da considerarsi attendibili alla data di pubblicazione di ciascun articolo e sono redatte nel rispetto dei nostri rigorosi standard di recensione che privilegiano una valutazione professionale e onesta da parte del recensore, prendendo in considerazione le capacità e le qualità tecniche del prodotto unitamente al suo valore commerciale per gli utenti. Le classifiche e le recensioni che pubblichiamo possono anche tenere conto della proprietà comune di cui sopra e delle commissioni di affiliazione che guadagniamo per gli acquisti effettuati tramite i link contenuti nel nostro sito. Non esaminiamo tutti i provider di VPN e le informazioni sono da considerarsi accurate alla data di ogni articolo.
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6 modi per proteggersi dal CLOUD Act

Matthew Amos Redattore senior

La privacy online ha subito un duro colpo alla fine di marzo 2018, quando il CLOUD (Clarifying Lawful Overseas Use of Data) Act è stato inserito al termine di una proposta di bilancio di 2.232 pagine.

Il CLOUD Act non è mai stato votato dal Congresso degli Stati Uniti e nemmeno revisionato. Al contrario, è stata inserito a pagina 2.201 di un bilancio di spesa di 1,3 trilioni di dollari, che è stato votato come decreto unico.

Tuttavia, il CLOUD ACT ha l'effetto di cambiare il modo in cui i funzionari governativi possono accedere alle tue informazioni personali. Autorizza gli Stati Uniti e i governi stranieri a richiedere dati personali senza un mandato.

Non temere, c'è ancora una speranza, perché noi di vpnMentor abbiamo escogitato un elenco di strategie che ti aiuteranno a mantenere la tua privacy e a rimanere anonimi online.

Che cosa è il CLOUD Act?

Cosa dice esattamente questa legislazione sulla privacy che il Congresso ha sentito il bisogno di inserire in un disegno di legge riguardante tutt'altro al fine di farla passare?

Tutto è iniziato diversi anni fa, con una causa che coinvolgeva un'indagine penale su un cittadino irlandese. Il governo degli Stati Uniti aveva un mandato e citò in giudizio Microsoft per ottenere i dati che erano stati archiviati sui loro server irlandesi. Microsoft si rifiutò di consegnare le informazioni, sostenendo che i server non avevano sede negli Stati Uniti e quindi non aveva alcun obbligo di rispettare il mandato. La causa è stata portata avanti per quattro anni.

Al giorno d'oggi, con il nuovo CLOUD Act, il governo degli Stati Uniti non ha più bisogno di un mandato e Microsoft deve soddisfare la richiesta e consegnare i dati. Microsoft ha già dichiarato che non ha più senso combattere per questa causa e che consegnerà i dati alle autorità.

Queste sono le disposizioni principali della legge:

  1. L’autorizzazione è concessa a tutte le forze dell’ordine, dalla polizia locale alle agenzie federali, per accedere "ai contenuti di comunicazioni via cavo o di natura elettronica e a qualsiasi registrazione o altra informazione", indipendentemente da dove sono memorizzati i dati. Se la società ha sede negli Stati Uniti, sarà costretta a consegnare i dati, anche se il server si trova in un paese straniero.
  2. Il presidente degli Stati Uniti sarà autorizzato a stipulare "accordi esecutivi" con altri paesi, consentendo loro l'accesso ai dati memorizzati al di fuori degli Stati Uniti, senza seguire le dovute procedure. Tali dati possono quindi essere utilizzati per incriminare i cittadini statunitensi, anche se sono stati raccolti senza un mandato.

Questa legge è pericolosa per i cittadini perché viola la loro privacy.

Immagina che un governo straniero indaghi su uno dei suoi cittadini e richieda l'accesso ai suoi dati su un social network come Facebook. Facebook sarebbe obbligata a consegnare tutte le informazioni, e questo potrebbe includere informazioni personali relative a cittadini statunitensi.

Quel governo straniero sarà quindi autorizzato a consegnare tutti i dati alle proprie controparti statunitensi, anche in assenza di un mandato.

È possibile leggere tutto il CLOUD Act qui – scorrendo fino alla pagina 2.201

Cosa puoi fare?

Noi non siamo pronti a rinunciare al nostro diritto alla privacy, e speriamo che non lo sia neanche tu. Abbiamo raccolto un elenco di suggerimenti che possono aiutarti a proteggere i tuoi dati dagli altri governi. Questo elenco include alternative a siti e servizi popolari che consigliamo di iniziare a utilizzare per mantenere anonima la tua attività sul web.

  1. Usa sempre una VPN

Il primo passo per proteggere la tua privacy è acquistare una VPN di qualità e assicurarti che sia attiva durante la tua navigazione.

L'utilizzo di una VPN è un pezzo cruciale del puzzle quando si tratta di proteggere la tua privacy online perché maschera il tuo indirizzo IP, il che ti rende essenzialmente invisibile online. Utilizzerà anche diversi protocolli di sicurezza per crittografare i dati, rendendo quasi impossibile al governo comprendere le informazioni che potrebbe raccogliere. È possibile leggere altro su

cosa può fare per te una VPN qui.

Non tutte le VPN sono uguali, quindi accertati che la VPN che utilizzi abbia una protezione contro le perdite di informazioni, una rigorosa politica che non coinvolga alcuna registrazione e si trovi in ​​un paese che non fa parte della Five Eyes Alliance (o la sua estensione: 14 eyes). Raccomandiamo vivamente di usare ExpressVPN, che si trova nelle Isole Vergini britanniche, o CyberGhost, che ha sede in Romania. Entrambi questi provider di VPN hanno ottimi protocolli di sicurezza e hanno dimostrato di non registrare i dati.

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  1. #DeleteFacebook

La credibilità di Facebook ha subìto un duro colpo negli ultimi mesi, man mano che emergono sempre più dettagli dello scandalo di Cambridge Analytica. È stato recentemente riportato che i dati personali di oltre 87 milioni di utenti di Facebook sono stati condivisi in modo improprio.

I dati di Facebook sono letteralmente una miniera d'oro per i funzionari delle forze dell'ordine che vogliono incriminare un potenziale sospetto. I like, gli amici, i gruppi, le chat e i post di qualcuno possono essere usati come prove e sembra logico che gli investigatori abbiano interesse a richiedere questo tipo di dati. Con l'approvazione del CLOUD Act, acquisire tali informazioni sarà facile e veloce. L'unica soluzione è abbandonare il grande social media e cancellare il proprio account Facebook il più rapidamente possibile.

  1. Sbarazzati di Dropbox

DropBox potrebbe essere il nome più noto nel campo della condivisione di file, ma non è certo il più sicuro. Negli ultimi anni, la società ha subìto numerose violazioni della sicurezza.

Se vuoi proteggere la tua privacy, crea un account su SpiderOak, che è stato approvato addirittura da Edward Snowden. Pur avendo sede negli Stati Uniti, gli utenti di SpiderOak non hanno motivo di temere che il governo possa leggere i loro documenti da un momento all'altro. Anche se il governo accede ai loro server, i file sono tutti crittografati e solo l'utente controlla le password per sbloccare i file.

  1. Evita il Cloud Storage

Il cloud, da non confondere con il CLOUD Act, ha delle ottime caratteristiche. Facilita l’accesso ai tuoi file ovunque e su più dispositivi. Lo svantaggio è che i tuoi documenti, foto o dati personali sono accessibili su un vasto numero di server. Con il nuovo CLOUD Act, le forze dell'ordine possono potenzialmente ottenere tali informazioni senza un mandato.

Se devi usare un cloud, prova un servizio come Tresorit che include la crittografia end-to-end e si trova al di fuori degli Stati Uniti, in un paese che non fa parte della Five Eyes Alliance. Se hai intenzione di evitare il cloud, ti consigliamo di crittografare i tuoi documenti con VeraCrypt, che crea per te backup crittografati su un disco locale.

  1. Sostituisci il tuo account Gmail con ProtonMail

Riesci a immaginare cosa succederebbe se ricevessi un’e-mail da un vecchio amico del college, e per questo motivo tutte le tue e-mail venissero consegnate al governo per una lettura di piacere? Questo è ciò che può accadere se utilizzi Gmail, Yahoo mail o uno degli altri principali servizi di posta elettronica gratuiti. ProtonMail è completamente anonimo; non è necessario inserire alcuna informazione personale per creare l'account. Non salva gli indirizzi IP e tutti gli indirizzi e-mail sono crittografati con crittografia end-to-end.

La ciliegina sulla torta è che la società è situata in Svizzera e quindi è protetta dalle rigide normative svizzere sulla privacy. I creatori di ProtonMail hanno anche sviluppato Proton VPN che è una solida VPN che può essere integrata con TOR e fornire un livello molto elevato di anonimato. Leggi la nostra recensione completa di Proton VPN qui.

  1. Evita Google Search

Google, insieme a Microsoft, Apple e Facebook, sono grandi sostenitori del CLOUD Act, il che significa che saranno più che felici di consegnare i tuoi dati nel caso in cui la richiesta arrivi ai loro uffici. Probabilmente Google ti conosce meglio di quanto tu sappia. Chissà quali cose assurde potresti aver cercato mentre eri ubriaco una sera? Vuoi davvero che queste informazioni vengano consegnate al tuo governo locale?

Sebbene Google gestisca il motore di ricerca più popolare, ci sono alternative di qualità, come StartPage che ti darà gli stessi risultati di Google ma con livelli aggiuntivi di sicurezza e privacy. DuckDuckGo è un'altra grande alternativa, in quanto non memorizza alcun dato utente e quindi non avrebbe nulla di valore da consegnare nel caso gli venisse richiesto.

Proteggere la privacy è difficile, ma possibile

Sta diventando sempre più difficile rimanere anonimi online, ma con una legislazione come il CLOUD Act, diventa ancora più importante nascondere le tue tracce.

Non stiamo suggerendo di uscire completamente dal campo di battaglia e di indossare il proverbiale berretto di alluminio. Basta essere prudenti e prendere le necessarie precauzioni. Il primo passo è ottenere una VPN che protegga il tuo anonimato e ti permetta di rimanere online senza timore di essere spiato. Leggi le recensioni e trova la VPN migliore per proteggere la tua privacy.

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VPN può aiutarti a nascondere queste informazioni dai siti web in modo che tu sia protetto in ogni momento. Consigliamo ExpressVPN - il VPN numero 1 su oltre 350 provider che abbiamo testato. Ha funzioni di crittografia di livello militare e caratteristiche di privacy che garantiranno la tua sicurezza digitale, inoltre - attualmente offre 49% di sconto.

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Sugli autori

Matthew Amos è appassionato di tecnologia da tutta una vita. Con sede a Boise, nell’Idaho, in passato ha lavorato come principale scrittore di marketing per la University of Montana Western. Ora lavora come freelancer, creando contenuti su tecnologia e sicurezza informatica.

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